L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di “tutti i civili da Gaza”, oltre un milione di residenti, nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. In una nota, ha chiesto “l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell’area a sud di Wadi Gaza”, un corso d’acqua situato a sud della città. “Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”, ha aggiunto l’esercito. L’Onu chiede la revoca dell’ordine: “Un’evacuazione di tale portata – dice il portavoce del segretario generale Guterres, Stéphane Dujarric – è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”. Sulla Striscia i raid aerei di Israele sono continuati per tutta la notte. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3.600 obiettivi. I morti dall’inizio del conflitto sono oltre 1.500 da parte palestinese, 1.300 da parte israeliana. Gli sfollati 423.000.
Intanto è allerta in tutto il mondo per la chiamata di Hamas a manifestazioni volte a infiammare tutto il Medio Oriente e non solo. La Francia ha vietato ogni tipo di manifestazioni pro Palestina mentre negli altri Paesi europei, tra cui l’Italia, polizia e intelligence sono in massima allerta come pure negli Stati Uniti.
I vertici europei Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, e la tedesca il capo del Pentagono Lloyd Austin e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sono attesi oggi in Israele.
Michela Lopez