Biden chiede a Netanyahu tre giorni di tregua per progredire nelle trattative per il rilascio degli ostaggi, ma il premier
israeliano non arretra e spinge le truppe nel cuore di Gaza City. L’esercito afferma di aver colpito 14mila obiettivi di
Hamas in un mese di guerra.
La polizia ha identificato i corpi di 843 cittadini israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera.
Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore. Lo rendo noto l’esercito israeliano, definendo i suoi attacchi come “risposte al fuoco” contro lo Stato ebraico e a “un obiettivo aereo sospetto” rilevato in territorio israeliano. Nella tarda serata di ieri il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un “magazzino, posizioni di lancio,
infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici”.
Intanto i ministri degli Esteri del G7 hanno trovato un accordo per una dichiarazione congiunta a conclusione della ministeriale G7 a Tokyo, nella quale si sono detti “più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della
sicurezza, e prosperità”. “Ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status pacificamente stabilito dei territori con la forza o la coercizione in qualsiasi parte del mondo. Tali tentativi minano lo stato di diritto, che protegge tutte le nazioni, soprattutto quelle vulnerabili, così come la sicurezza globale e la dignità umana”, si legge nella dichiarazione. – “I membri del G7, insieme ai partner della regione, stanno lavorando intensamente per evitare che il conflitto si inasprisca ulteriormente e si diffonda più ampiamente. Stiamo anche lavorando insieme, anche imponendo sanzioni o altre misure, per negare ad Hamas la capacità di raccogliere e utilizzare fondi per compiere atrocità”. E’ quanto si legge ancora nella dichiarazione congiunta. “L’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura”. “Condanniamo inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas e altri in tutto Israele iniziati il 7 ottobre 2023, nonché gli attacchi missilistici in corso contro Israele. Sottolineiamo il diritto di Israele a difendere se stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta”. Infine, “chiediamo il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni”.
Stefania Losito