Non solo uno strumento amministrativo, ma presto il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) “diventerà un vero e proprio strumento sanitario e clinico: sarà cioè un fascicolo dei dati sanitari del cittadino e non solo uno strumento amministrativo come è stato finora. Tutti i dati saranno fruibili in modo semplice e sarà possibile la ricerca con una parola chiave e un click”. Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha illustrato i vantaggi per i cittadini del Fse 2.0 alla conferenza stampa per la presentazione del nuovo Logo e dell’evoluzione del progetto.
“Sarà uno strumento per curare meglio i cittadini – ha spiegato Gemmato – e rendere più sostenibile il Sevizio sanitario nazionale. A breve ci sarà un ultimo decreto, sull’ecosistema dei dati, per rendere appunto più fruibili i dati sanitari. Questo è l’ultimo miglio che ci reta da fare”. In pratica, ha chiarito, “sarà possibile anche la ricerca con una parola chiave, per velocizzare e ottimizzare la consultazione: ad esempio, inserendo la parola ‘glicemia’ compariranno tutti i
valori del paziente relativi alle varie analisi effettuate nel tempo, e non il referto generico con tutte le analisi del
sangue”. In vista di questa ulteriore evoluzione, già oggi, ha ricordato, “è possibile caricare sul Fse referti, prescrizioni,
esami e farmaci assunti, vaccinazioni, interventi effettuati, dati della tessera sanitaria. Tutto ciò anche per contrastare
l’inappropriatezza ed evitare, ad esempio, l’inutile duplicazione di esami e test”. Altro vantaggio per il cittadino sarà l’interoperabilità del Fse, a cui “si sta lavorando”: in pratica, ha chiarito Gemmato, “si tratta dello scambio transfrontaliero dei dati sanitari tra Paesi Ue. In questo modo, ad esempio, una ricetta per ottenere un farmaco generata in Italia sarà spendibile in tutta Europa grazie al Fse”.
Ricordando che l’Italia è “tra i primi in Ue a licenziare il Fse”, Gemmato ha inoltre sottolineato come sia stata “fondamentale la collaborazione con il garante della privacy data la sensibilità dei dati sanitari: il cittadino, comunque –
ha precisato – potrà oscurare dei dati se lo ritiene, sarà garantito l’oblio oncologico ed entro il 30 giugno si potrà
comunicare se non si vogliono includere nel Fse i dati sanitari antecedenti al 19 maggio 2020″.
Stefania Losito