Niente intesa sui nuovi vertici dell’Unione Europea, tutto rimandato al vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles “anche senza Meloni”. “Abbiamo una direzione giusta ma in questo momento non c’è accordo”, ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine della cena dei leader. “È nostro dovere concludere entro la fine del mese”, ha poi rassicurato. La quadriglia prevede Ursula von der Leyen confermata alla Commissione sulle ali del trionfo alle elezioni del Ppe, il socialista portoghese Antonio Costa al Consiglio, la liberale estone Kaja Kallas al ‘ministero degli Esteri’ Ue. “Ora dobbiamo lasciar marinare le cose”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron aggiungendo di ritenere l’accordo finale “vicino”. Il premier olandese, Mark Rutte, ha confermato che “i nomi usciti questa sera sono gli stessi che erano sul tavolo”. I lavoro diplomatico andrà avanti per arrivare, possibilmente, con una conclusione al vertice formale del 27-28 giugno.
Dopo sei ore di incontri, bilaterali, confessionari e cena, la conclusione e’ un rinvio. E i ventisette non hanno mancato di scambiarsi accuse. In particolare il Ppe e’ stato criticato per aver tentato di ottenere troppo, spinto dall’esito del voto del 9 giugno. Non solo la presidenza della Commissione e la presidenza del Parlamento europeo (per cinque anni) ma anche la presidenza del Consiglio europeo (dopo i primi due anni e mezzo). Condizioni inaccettabili per gli altri. Dall’altra parte, i partiti di destra criticano la logica di pacchetto. Il premier ungherese, Viktor Orban, ha affermato che “è stata ignorata la volontà del popolo con il solito accordo tra popolari, socialisti e liberali. Alcuni leader hanno chiesto di poter concordare i programmi insieme ai nomi.
In ogni caso resta l’obiettivo di raggiungere un accordo entro giugno per poter votare la presidenza della Commissione nella prima plenaria di questa legislatura, quella del 16-19 luglio. secondo diversi diplomatici i nomi sono stati definiti ma restano i dettagli sui bilanciamenti tra popolari e socialisti.
Stefania Losito