Continua a far discutere la decisione assunta dal collegio docenti e dal consiglio di istituto di una scuola di Salice Salentino-Guagnano, in provincia di Lecce, di fare indossare dall’anno prossimo, ai bambini della scuola dell’infanzia, un grembiule verde piuttosto che i tradizionali rosa per le femminucce e azzurro per i maschietti. “Ho ritenuto questa proposta interessante ed un valore aggiunto per quello che possiamo dare nella nostra offerta educativa”, ha spiegato all’Ansa il dirigente scolastico Michele Serra. “L’intenzione è far capire che non esiste un colore che possa essere attributo ad un genere ed un colore ad un altro – ha chiarito – i colori sono di tutti, ed è per questo che abbiamo scelto un unico colore”.
La polemica non interrompe l’operatività del percorso amministrativo: il grembiule verde a quadretti sarà solo per i bimbi di primo anno, per chi frequenterà il secondo e terzo anno ci sarà la distinzione, fino a rendere omogeneo tra qualche anno l’intero istituto.
Nell’istituto comprensivo, come spiega il dirigente scolastico, la decisione è in linea con le attività che vengono realizzate nella scuola ed “è un’iniziativa non solo simbolica ma anche educativa. L’obiettivo è formare cittadini che diano valore all’inclusione per creare un ambiento scolastico equo, dove ciascuno sia libero di potersi esprimere”.
La scelta del colore verde, poi, per i docenti simboleggia la natura, la crescita, un momento fondamentale e importante, soprattutto per i più piccoli. E’ un colore che rappresenta la speranza per tutti gli alunni: studenti che sono la speranza di un mondo, di una comunità piccola o grande che sia, migliore”. “E’ nell’ordine delle cose che qualcuno – conclude Serra – abbia un’idea diversa rispetto alla nostra proposta. Per quanto mi riguarda non ci sono problemi. Se ci sono persone con idee differenti è un bene: un modo omologato, dove tutti pensano la stessa cosa, probabilmente è un mondo piatto, dove non c’è dialogo, confronto e crescita. Se qualcuno ha bisogno di un chiarimento le maestre ed io in prima persona siamo assolutamente disponibili a dialogare”.
Dalla parte del “verde” c’è il sindaco di Guagnano, François Imperiale, ed è proprio in seno al Comune che è iniziato, nel settembre dello scorso anno, l’iter in Commissione Pari opportunità, politiche di genere e diritti civili. Per il primo cittadino il verde è un colore “legato alla speranza”, e precisa: “è stata fatta una strumentalizzazione politica inadeguata della vicenda. È una scelta che non va in una direzione ideologica, ma ha l’obiettivo di costruire una società moderna che valorizzi i talenti e le inclinazioni dei bambini a prescindere dal loro genere”.
Stefania Losito