La Pubblica amministrazione italiana è fanalino di coda in Europa, e al Sud è peggio che al Nord. I tempi medi per il rilascio di permessi e autorizzazioni sono tra i più elevati, e i ritardi vanno tutti a scapito delle imprese, in particolare nel Mezzogiorno. E’ la fotografia scattata dalla Cgia di Mestre, che registra lo stato di angoscia degli imprenditori meridionali quando devono avere a che fare con carte, timbri, moduli da compilare e attese agli sportelli.
Secondo i dati dell’Ocse, per le piccole e medie imprese italiane il costo annuo per completare le procedure amministrative è di 80 miliardi di euro. Praticamente una tassa nascosta da far tremare i polsi, spiega la Cgia. La complessità nell’adempiere alle procedure imposte dalla nostra PA è un problema che in Italia è sentito da 73 imprenditori su 100.
Per trovare le citta pugliesi e lucane nella classifica sulla qualità delle amministrazioni pubbliche bisogna scendere al 67esimo posto, occupato da Lecce, seguita da Potenza. Bari al 75esimo posto e al 97esimo c’è Foggia, in coda alle pugliesi. Bari e Lecce sono quelle che hanno migliorato di 14 punti, rispetto a un anno fa, la percezione delle imprese rispetto alla pubblica amministrazione ma la strada verso la digitalizzazione e lo snellimento delle procedure è ancora lunga.
Stefania Losito