
Nel colloquio con Papa Leone XIV, il presidente russo Vladimir Putin “ha confermato il suo interesse a raggiungere la pace in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici e ha sottolineato che per una risoluzione definitiva, equa e globale della crisi, è necessario eliminarne le cause profonde”. Lo fa sapere il Cremlino, sottolineando che “la conversazione è stata costruttiva, entrambe le parti hanno espresso l’intenzione di proseguire i contatti”. Putin ha espresso apprezzamento per la disponibilità del pontefice ad aiutare a risolvere la crisi ucraina.
“Nel contesto della ripresa dei colloqui diretti russo-ucraini a Istanbul, il presidente russo a ha informato” papa Leone XIV “sugli accordi per lo scambio dei prigionieri di guerra e delle salme dei caduti”, si legge ancora nella nota.
La Russia, assicura il Cremlino, “sta prendendo tutte le misure possibili per ricongiungere i bambini con i genitori”.
Ma nel resoconto pubblicato dal Cremlino si legge anche che Putin ha assicurato a papa Leone XIV che la Russia vuole la pace, ma l’Ucraina cerca invece l’escalation. Putin, si legge , “ha richiamato l’attenzione sul fatto che il regime di Kiev sta scommettendo sull’escalation del conflitto, sabotando infrastrutture civili sul territorio russo”, prosegue la nota. “L’altro giorno la parte ucraina ha effettuato un attacco deliberato e mirato contro i civili, che è inequivocabilmente qualificato dal diritto internazionale come terrorismo”, si spiega. a tal proposito, citato dalla Tass, il leader russo ha detto che tenere un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a “negoziare con terroristi”. Putin ha
accusato i vertici politici di Kiev di avere deciso gli attentati ai treni avvenuti nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk. “Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? – ha chiesto Putin, citato dalla Tass -. Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?”.
Stefania Losito