La regina del twerking, Elettra Lamborghini, ha una spontaneità che piace a grandi e piccoli.
Ora Elettra è la protagonista di un fumetto per ragazzi, una graphic novel autoironica che proietta la cantante, colpevole di aver sconsacrato la Santa Dea del ritmo, in un universo parallelo pieno di incredibile sfortuna e di mille ostacoli da superare.
Per liberarsi da questa oscura maledizione, Elettra si vedra’ cosi’ costretta ad affrontare le ballerine di twerkin’ devote alla Dea del Ritmo. Ce la fara’ la nostra eroina a diventare la nuova Grande Sacerdotessa?
Elettra ha subito apprezzato il progetto di cui dice: “Quando BeccoGiallo mi ha proposto di diventare la
protagonista di un fumetto ho accettato immediatamente. Mi ha subito colpito l’idea di
poter diventare un’eroina, magari con dei superpoteri, una sorta di Wonder Elettra in versione moderna. Immagino che questo libro piaccia sia ai grandi che ai piccini. E’ un libro per tutti che in un periodo cosi’ triste come questo spero porti po’ di leggerezza. Sono contentissima di questo libro, sto sorridendo tantissimo per questo progetto che per me e’ come un sogno. Mi chiedevo: cosa ho io a 26 anni da
raccontare ai bambini che tra l’altro adoro? Ma tutti mi dicevano ‘tu sei un cartone’ e cosi il cartone lo abbiamo fatto davvero”.
“A differenza di molte influencer – sottolinea poi – che mostrano di dare il buon esempio e poi fanno l’opposto , io faccio vedere me stessa come sono davvero e quando si e’ sinceri si ha in mano la carta vincente. I bambini sanno riconoscere la sincerita’, mi vedono appunto come un cartone e sanno soprattutto che io non gli faro’ mai del male”.
Per Elettra Lamborghini pesa comunque il cognome davvero molto ingombrante: “Essere collegata al marchio d’auto non lo sopporto piu’. Non mi va di sentirmi in colpa per la famiglia. Per fortuna molti mi vedono solo come Elettra e pensano che Lamborghini sia un nome d’arte e non un cognome. Certo potevo dire che la mia vita e’ stata difficile, raccontare storie non vere, ma non e’ nel mio carattere. E poi a
volte mi dico: Elettra ma perche’ ti preoccupi del cognome? C’e’ tanta gente come te che ha un cognome importante, ma che poi alla fine non e’ andata da nessuna parte”.
Angela Tangorra