Nei due mondi legati a Maradona prosegue l’elaborazione della scomparsa del campione.
A Napoli e’ il giorno dello stadio che si chiama ufficialmente “Diego Armando Maradona”, come prevede la delibera di giunta firmata dal sindaco de Magistris.
San Paolo va dunque in pensione, anche se in tanti a Napoli continueranno a identificarlo cosi’, e da oggi l’impianto e’ intitolato a Diego, “il piu’ grande calciatore di tutti i tempi che con il suo immenso talento e la sua magia ha onorato per sette anni la maglia del Napoli, regalandole i due scudetti e altre coppe prestigiose e ricevendo in cambio dalla citta’ amore eterno”, recita l’atto comunale. Il governatore De Luca con il presidente del Napoli De Laurentiis inaugura la stazione della cumana di Piazzale Tecchio, davanti allo stadio, intitolata all’asso argentino e con una serie di ritratti dei campioni azzurri da Diego ad
Hamsik, passando per Cavani ed Insigne. “Maradona, il suo ricordo, la sua storia, la sua leggenda, il suo mito, la sua capacita’ di unire come nessun altro sa fare, non meritano polemiche incomprensibili e squallide”, ha affermato il sindaco de Magistris in merito al mancato invito per i rappresentanti del
Comune all’inaugurazione di domani.
Ben diversa è la situazione in Argentina: la sorella Ana che replica alle figlie del campione, Dalma e
Giannina, accusandole di avere abbandonato il padre negli ultimi tempi. Intanto, a proposito di patrimonio, e’ stata Jana Maradona, figlia dell’ex fuoriclasse e di Valeria Sabalain, la prima ad avviare la procedura per l’eredita’ del padre. Jana, negli ultimi tempi piu’ vicina al padre rispetto alle due figlie
che Diego ha avuto dall’ex moglie Claudia Villafane, si e’ mossa alla scadenza dei nove giorni dal decesso come prevede la legge.
Secondo il ‘Clarin’ nei prossimi giorni si faranno avanti anche Dalma e Giannina, mentre Diego junior starebbe per arrivare in Argentina, da Napoli. Ora pero’ bisognera’ prima di tutto determinare l’entita’ reale del patrimonio lasciato da Maradona, e quanto spetta a ciascuno dei figli.
Tra i beni c’e’ anche un container spedito mesi fa da Dubai (dove Maradona ha vissuto dal 2011 al 2018) e sigillato in un magazzino doganale. Contiene 200 pezzi tra cui oggetti autografati e magliette firmate da campioni come Pele’, Ronaldo, Messi, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo, Kane e Aguero, strumenti musicali donati da famosi artisti, il pallone di platino con cui Maradona venne omaggiato dalla Fifa.
La Giustizia argentina ha oggi accolto la richiesta degli avvocati difensori di Leopoldo Luque, medico di Diego Maradona, e ha accettato di concedere l’esenzione dal carcere per il neurologo mentre continua l’inchiesta sulla possibile negligenza medica. Dopo tre giorni di analisi, il giudice Orlando Diaz ha deciso di accettare la richiesta della difesa di Luque, dichiarandola ammissibile nel contesto del procedimento
giudiziario per l’ipotesi di omicidio colposo. Il medico ha cercato di chiarire che le decisioni riguardanti la salute di Maradona non erano esclusivamente sue.
Angela Tangorra