Bugo tornerà al festival di Sanremo dopo l’esperienza dello scorso anno in cui fu, suo malgrado, protagonista del caso che più fece parlare del festival: la lite con Morgan che portò i due artisti ad essere poi esclusi dalla gara.
Non sarà una rivincita, quella di quest’anno, ha spiegato Bugo in una intervista al Corriere della sera dicendo: “Più che rivincita, non amo la parola, tutta la mia carriera è un riscatto. Anche solo dal posto in cui sono nato… Che non è, beninteso, un ghetto, ma un paesino dove non c’era niente… Non ho origini umili maè stato un riscatto andarsene da lì per vivere a Milano e riusciure a fare un lavoro che non fosse quello di papà, commerciante di metalli.”
Dopo il caso Morgan, Bugo scelse di non parlare: “La mia difesta è stata il silenzio. Ho sgomberato subito la mente e voglio andare sul placo con la testa libera. Sono felice che ad Amadeus sia piaciuta un’altra mia canzone».
Bugo all’Ariston canterà “Invece sì” e cosa racconta lo ha spiegato così: “Il “sì” nel titolo vuol dire tanto. Dentro di me ho voglia di risolvere situazioni che non vanno. La pandemia ne ha causate tante, la prima aver fermato i concerti, ma il tema non è strettamente questo. Questa canzone mi rappresenta come uomo, racconta che le cose impossibili si possono fare. Vent’anni fa nessuno avrebbe creduto che uno con una voce come la mia avrebbe firmato un contratto con una multinazionale e non sarebbe finito subito nel dimenticatoio. Invece i sogni si possono realizzare: magari a 40anni, o anche a 50 e 60…».
Nel testo del brano sanremese, Bugo cita Celentano, Ronaldo e Ringo Starr. Sarà mica juventino? “Sono legato alle mie passioni, per questo li ho messi. Ronaldo è arrivato nell’estate in cui avevo abbozzato questo brano e da allora mi ha regalato soddisfazioni… È determinante, se non c’è come contro l’Inter, perdiamo. È del livello di Maradona, Pelé e Messi. Celentano e Va sco sono miti.Vasco è Dio e lui lo Spirito Santo. Nel 2008 chiudevo i concerti con “Prisencolinensinanciusol”. Sono malato grave di Beatles. Sono nato batterista. E poi lui rappresenta il lato simpatico del musicista”.
Angela Tangorra