“Ecco la nostra rivoluzione”
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Contaminazione e scambio sembrano essere le parole che fanno da sfondo alla rivoluzione dei Negramaro. Ospiti di Radionorba Giuliano and Co sono stati dj per un giorno e dicono che “è un piacere infinito essere qui a Radionorba perché per tanti motivi, soprattutto di tour, siamo stati lontani da casa ma la prima cosa che sa di casa quando si scende e si arriva a Roma è leggere “Radionorba” sulla radio quando siamo sulla strada del ritorno. Sapete, è come un odore di polpette quando vai a casa della nonna.. arriva prima l’odore di tutto il resto!”.
Dalle 11 alle 13, con Alan e Veronica, si sono cimentati in presentazioni di canzoni e conduzione, sentendosi a casa. “Attenta” è la canzone più suonata dalle radio italiane in questo momento e l’album è primo nelle classifiche di vendita. Suoni internazionali che esaltano le caratteristiche della band e la vocalità di Giuliano, suoni che sono inevitabilmente frutto di viaggi e percorsi dei sei del gruppo che uniscono lo stile negramaro a ciò che di nuovo e internazionale arriva dall’America e dall’Europa.
“Siamo in sei quindi tante sono le contaminazioni”, raccontano. “Ognuno ci mette il suo, non siamo esterofili, ma le contaminazioni inevitabilmente ci sono”, dicono.
“Da quando è uscito il disco mi hanno chiesto centinaia di volte qual è la rivoluzione a cui si fa riferimento nel titolo dell’album”, confessa Giuliano. “È un disco che lancia un messaggio che vuol essere una sorta di istigazione al cambiamento e che cerca di spingere l’uomo a tornare a sentirsi il centro delle cose e a cercare di migliorare la terra che lo ospita, un grido di allarme per la terra e per il mondo in cui viviamo”.
“La rivoluzione”, aggiunge, “parte dalla voglia a di smuovere gli animi: da piccole rivoluzioni su se stessi si spera che poi si arrivi a cambiamenti radicali sulla società”.
Ermanno Carla’, bassista del gruppo, si è occupato del progetto grafico del disco e ha creato un avatar per ogni componente della band. “Ho raccontato – dice – di sei viaggiatori nel tempo e nello spazio, portatori sani di quella rivoluzione che dovrebbe renderci migliori”.
“A me è successo tante volte che un film un disco o un libro mi rendessero migliore”, dice Giuliano. “E allora, magari, anche dal nostro disco può arrivare lo stesso messaggio”.
Angela Tangorra