Locatelli avverte: “Se necessario zone rosse ad hoc come per la variante brasiliana in Umbria”
Continua l’aumento dei casi di variante Delta in Italia. Secondo il rapporto dell’Istituto superiore di sanità, è arrivata al 16,8% a giugno, anche se al momento la più diffusa è ancora quella inglese al 74,92%. Un trend che conferma lo scenario prospettato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, secondo cui entro fine agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei contagi in Europa.
In aumento anche le segnalazioni di focolai, avverte il ministero della Salute. Lo stesso presidente del Consiglio, Draghi, ha dichiarato che la variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa. “A settembre”, ha spiegato, “non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. La pandemia non è finita, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”. Il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Franco Locatelli, ha invece prospettato l’ipotesi di creare zone rosse ad hoc per impedire la diffusione dei cluster, come avvenuto in Umbria per la variante brasiliana. “Una sola dose di vaccino non copre adeguatamente”, ha avvertito.
Intanto da lunedì tutta l’Italia diventerà zona bianca, compresa la Valle d’Aosta, unica regione a essere rimasta in giallo. “Ho appena firmato l’ordinanza e avvisato il presidente della Regione”, ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Vincenzo Murgolo