Obbligatorio per treni e aerei a lunga percorrenza, da definire le regole per i ristoranti al chiuso
Le nuove disposizioni sull’ampliamento dell’utilizzo del Green Pass “all’italiana” dovrebbero essere discusse dal governo nella cabina di regia tra lunedì e martedì.
Una delle ipotesi che girano maggiormente, secondo fonti governative, sarebbe quella di estendere l’obbligo per l’accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come aerei o treni. Questa potrebbe essere l’unica misura identica a quelle volute da Macron in Francia, anche se i tecnici vorrebbero un utilizzo più ampio: intanto solo dopo la seconda dose e non già dopo la prima come adesso, ma chiedono anche di valutare bene la situazione dei ristoranti.
L’idea è che il certificato verde debba servire per spettacoli, cinema, concerti, ma anche per palestre e piscine e in generale per tutte le concentrazioni di persone al chiuso e all’aperto. Per le discoteche, che attendono ancora una data per la riapertura, forse si introdurrà un Qr code all’ingresso. E i ristoranti? Questo è, probabilmente, il nodo più intricato da sciogliere. La sensazione è che si troverà il modo per renderlo obbligatorio all’interno dei locali per evitare nuove chiusure e mettere in ulteriore difficoltà la categoria. Una decisione che, però, non trova tutti d’accordo.
Al momento il Green Pass viene richiesto per entrare negli stadi, ai concerti e nelle Rsa e si ottiene anche dopo la sola prima dose di vaccino. Stesso discorso per i matrimoni e le feste, anche se in quest’ultimo caso, almeno per il momento, i controlli non possono essere fatti dal gestore della sala ricevimenti, ma dalle forze dell’ordine.
In ogni caso, su una cosa sembrano tutti d’accordo: allargare l’utilizzo del pass vorrebbe dire allontanare la possibilità di nuove restrizioni o chiusure. Nella cabina di regia si parlerà, probabilmente, anche dell’istituzione di nuovi parametri per l’ingresso delle regioni in zona gialla, arancione o rossa. L’ipotesi è dare maggior peso ai dati dei ricoveri ospedalieri rispetto ai contagi.
Gianvito Magistà