È la terza medaglia d’oro per la Puglia. “La vittoria di Stano mi ha dato la carica”
“Mi sono fatta un bel regalo di compleanno, è quello che volevo da tempo e si è realizzato”. Sono le parole di Antonella Palmisano a Radio Norba notizie, vincitrice della medaglia d’oro nella marcia 20 chilometri alle Olimpiadi di Tokyo. Un trionfo arrivato proprio nel giorno dei suoi 30 anni.
“Sono stati cinque anni in cui non sono mancati gli intoppi -ha raccontato emozionata Antonella – a maggio, l’ultimo infortunio che mi ha costretta a casa per 40 giorni. Dietro questa medaglia c’è tutto questo. Ma oggi con il lavoro di squadra e con il lavoro dell’equipe che mi ha sostenuta, tutto questo non si è visto”.
E sul rapporto con l’amico Massimo Stano, vincitore ieri della medaglia d’oro nella marcia 20km maschile ha detto: “Già il risultato di Tamberi e Jacobs avevano risuonato molto nella mia testa, poi dopo l’oro di ieri ho capito che si poteva fare se solo ci avessi creduto. Il suo oro mi ha fatto venire i brividi. Stamattina è venuto a fare colazione con me. Per colpa sua, invece, non sono riuscita a dormire perché ero tra un mix di gioia per lui e poi perché ho sognato la mia gara. È bellissimo, poi quando si è in una squadra, è tutto più bello”.
Antonella Palmisano è nata a Mottola, in provincia di Taranto, e da qualche anno di allena a Roma ma il suo pensiero è rivolto sempre alla sua terra d’origine: la Puglia. “Ho sentito il mio primo allenatore. Da piccolina mi aveva trasmesso il fatto di credere nell’impossibile, e questo lo avevo anche visto vincendo la Coppa del Mondo Chihuahua (nel 2010).
“Questo per dire che le mie origini sono importanti -sottolinea Antonella Palmisano mostrando il fiore porta legato al polso sinistro- è un fiore realizzato da mia mamma, questo perchè tutta la Puglia è con me sempre nonostante io viva a chilometri di distanza”.
Quello di Antonella è il terzo oro olimpico per la Puglia, dopo quello di Massimo Stano nella 20 chilometri di marcia maschile, e di Vito Dell’Aquila nel taekwondo.
Anna Piscopo
(Foto dal sito Coni.it)