La Lega resta leale al governo Draghi, ma su alcuni punti non è disposta a trattare. Lo ha ribadito Matteo Salvini dal Forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio. Per il leader leghista i temi non trattabili sono il ritorno della legge Fornero, la patrimoniale e la tassa di successione. La Lega, ha spiegato, resta nell’esecutivo anche per vigilare sull’operato di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, le due forze principali del governo Conte due.
A margine dell’evento il segretario del Carroccio e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si sono abbracciati davanti alle telecamere. Alla domanda dei giornalisti su quali fossero i rapporti tra i due, hanno risposto che “sono prove tecniche di governo”. La stessa Meloni, interpellata sul tema durante il Forum, ha ribadito che la compattezza della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni politiche del 2023 non è in discussione.
In precedenza Salvini aveva parlato anche dell’estensione del Green Pass ai dipendenti pubblici, proposto dal ministro Brunetta. “Può essere un ragionamento”, ha ammesso. “Diverso”, ha poi aggiunto, “è il Green Pass per uno che sta a casa e fa un esame all’università da remoto, quello è teatro dell’assurdo”. Salvini ha criticato anche il ministro della Salute, Speranza, rimproverandogli “una preoccupazione eccessiva” sul tema dei vaccini. “Parla di lockdown il 5 settembre”, ha aggiunto, “e tornare ad allarmare e preoccupare significa non fare il bene del Paese”.
Il leader del Carroccio ha poi ammesso che la Lega sarebbe pronta ad appoggiare un’eventuale candidatura dell’attuale premier, Mario Draghi, alla presidenza della Repubblica, aggiungendo che anche Silvio Berlusconi “avrebbe tutto il titolo ad ambire a ricoprire la carica in un momento in cui la politica estera diventa centrale”.
Intanto il Forum di Cernobbio è stato il teatro di un nuovo scontro sul tema del reddito di cittadinanza. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, lo ha difeso, parlando di “misura di necessità”, non escludendo al tempo stesso l’ipotesi di miglioramenti. Contrari Salvini e Meloni. Per la leader di Fratelli d’Italia “non è un provvedimento di sviluppo, ma metadone di Stato”. Il segretario leghista, già ministro dell’Interno ai tempi del primo governo Conte, ha annunciato un emendamento alla manovra per destinare le risorse del reddito di cittadinanza alle imprese.
Vincenzo Murgolo