La Lega aveva ritirato tutti gli emendamenti al testo
Si è tenuto oggi nell’Aula della Camera l’esame del decreto legge Covid che contiene le norme sul green pass. Il vicepresidente Andrea Mandelli aveva preannunciato che i gruppi di maggioranza, compresi quello della Lega, avevano ritirato tutti i loro emendamenti al testo, approvato lo scorso 6 agosto.
Tuttavia il leader della Lega, Matteo Salvini, questa mattina aveva sottolineato che il Carroccio avrebbe potuto sostenere richieste di modifiche presentate da Fratelli d’Italia: “Se ci sono emendamenti che noi condividiamo da chiunque arrivino noi li sosteniamo” aveva affermato.
In aula infatti la Lega ha votato a favore degli emendamenti che miravano all’eliminazione dell’obbligo di green pass per i ristoranti al chiuso. L’aula della Camera alla fine ha bocciato i tre emendamenti (uno di FdI, uno della deputata azzurra Giannone e uno di Ac). I voti a favore sono stati 134, i contrari 270 e 4 gli astenuti. Per i ristoranti dunque l’obbligo rimane.
Il risultato non ha però fermato le polemiche. Da Pd e Movimento 5 stelle sono arrivati duri attacchi alla Lega: “Non si può stare nella maggioranza e votare con l’opposizione – ha detto il segretario Pd Enrico Letta – Trovo gravissimo l’atteggiamento della Lega, un atteggiamento che dimostra irresponsabilità e dimostra che la Lega non ha a cuore la salute degli italiani e che non è un partner di governo affidabile”. Il capogruppo dei 5 stelle, Davide Crippa, ha osservato: “C’è una questione di coerenza: in Cdm avete approvato il provvedimento e poi in Parlamento appoggiate un emendamento che chiede l’abolizione del green pass. Dovete chiarire agli italiani da che parte state”.
Michela Lopez