Lo studente non dovrà ripetere l’anno. Secondo i giudici del Tribunale amministravo della Puglia è da annullare la bocciatura di un ragazzo iscritto al primo anno in un liceo scientifico di Bari. Nel mirino la didattica a distanza che non avrebbe consentito al giovane di frequentare i corsi di recupero. A presentare il ricorso sono stati i genitori del ragazzo.
“La straordinarietà – hanno scritto i giudici- di un anno scolastico caratterizzato dalla non facile organizzazione di lezioni in una modalità inedita e tale da privare gli studenti del contatto indispensabile con docenti e habitat scolastico può spiegare a sufficienza il carente profitto scolastico, da ricercare nelle problematiche connesse alla didattica digitale”. I giudici amministrativi hanno ascoltato e acquisito anche il parere del dirigente scolastico, contrario alla bocciatura: “A mio avviso non si doveva bocciare nessuno quest’anno per gli ovvi motivi che conosciamo: la dad/did non è assolutamente paragonabile a una didattica in presenza”.
Alcuni giorni fa lo stesso Tar aveva rigettato un altro ricorso contro la bocciatura di uno studente di una scuola superiore della provincia, ritenendo in quel caso che l’impreparazione dell’alunno non fosse stata causata dalla pandemia.
Anna Piscopo