La proroga del Superbonus e degli incentivi per l’edilizia, l’innovazione tecnologica, l’aumento dei fondi per la scuola dell’obbligo, il taglio delle bollette e il restyling del reddito di cittadinanza. Sono alcune delle misure della del Dpb (il Documento programmatico di bilancio che riporta le misure poi dettagliate nel disegno di legge di Bilancio) approvato oggi all’unanimità in Consiglio dei ministri e che disegna la cornice della manovra.
Nel corso della riunione la Lega ha espresso una riserva politica sulla soluzione ad ora individuata sulle pensioni con quota 102 e 104, ma il tema sarà discusso nei prossimi giorni in vista del varo della legge di bilancio. Si dovrebbe dire addio a quota 100, passando a quota 102 nel 2022 e quota 104 nel 2023 per le pensioni (per una platea di 50mila persone in due anni).
Nella prossima manovra dovrebbe essere contenuta inoltre la proroga del Superbonus al 2023 ma riguarderà solo i lavori per i condomini. Resterebbero quindi esclusi gli immobili unifamiliari, ville e villette.
Dovrebbe inoltre arrivare un finanziamento aggiuntivo per il Reddito di cittadinanza da circa 1 miliardo per il 2022. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, per il beneficio dovrebbero essere così a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia. Un fondo da 1 miliardo anche per il taglio delle bollette.
L’approvazione della legge, attesa questa settimana, dovrebbe slittare alla prossima. Secondo quanto si apprende, questa settimana gli impegni a Bruxelles del premier Mario Draghi (vertice europeo giovedì’ e venerdì) non lascerebbero spazio per la convocazione di un nuovo Consiglio dei ministri, dedicato alla manovra.
Michela Lopez