Weekend di fuoco nel capoluogo friulano, tra proteste e incontri con il Governo. Sono attese 20mila persone a Trieste, domani, per il corteo no Green pass. Intanto continua il presidio in piazza Unità d’Italia, diventata punto di ritrovo del Coordinamento 15 ottobre, nato contro il decreto che ha introdotto il certificato verde obbligatorio sui luoghi di lavoro. Sabato è invece in programma un incontro tra il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e i portuali che lo avevano invocato già la scorsa settimana.
La Polizia ha intanto sgomberato il presidio dei no Green pass al varco Etiopia del porto di Genova, stabile da sette giorni. L’operazione è avvenuta in modo pacifico, alla presenza di una trentina di manifestanti. Al varco, per mantenere viva la protesta anche durante la notte, era stato allestito un vero e proprio campo base con tende e camper in cui dormire, una cucina e una cambusa. Anche a Trieste alcuni manifestanti hanno trascorso la notte all’addiaccio, allestendo bivacchi e giocando a scacchi.
L’allerta però è alta soprattutto per timore di infiltrazioni di frange estremiste. A tal punto che i negozi della zona decidono di tenere le serrande abbassate, nonostante le rassicurazioni degli organizzatori.
A fare paura è anche la frattura interna al Coordinamento guidato da Stefano Puzzer. Secondo il quotidiano Il piccolo, Ugo Rossi, neoeletto consigliere comunale, una sorta di dissidente del movimento, è contrario alla mediazione con il Governo. Rossi ha annunciato che non sarà al corteo ma è possibile che convochi una contro-manifestazione (che in questo momento non è finita sul tavolo del prefetto per l’autorizzazione).
Stefania Losito