Non c’è paragone fino a un anno fa ma nelle scuole la situazione non è delle migliori. “In questo momento ci sono circa 10mila classi in Dad (didattica a distanza, ndr) in tutta Italia. Il totale delle classi nel nostro Paese è 400mila, quindi 10mila è sicuramente un numero consistente”, spiega Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi in un’intervista. “Certamente la pandemia è in risalita, devono essere le misure approvate dal governo a porre un freno”, ha aggiunto il dirigente scolastico.
Sul tracciamento nelle scuole, Giannelli ha spiegato come sia necessario essere tempestivi. “Le Asl si sono trovate in grande difficoltà nell’applicare il protocollo del 3 novembre che si basava su due prestazioni che dovevano essere compiute con grande celerità: il testing e il tracciamento dei contact – precisa Giannelli – il preside può mettere la classe in dad, ma a stabilire se ci deve essere una quarantena deve essere la Asl. Per fare tutto questo serve una grande celerità, se il tampone che si dovrebbe fare fin dal primo giorno, lo si fa il terzo o il quarto è ovvio che il preside metta tutti in dad e tutti in dad rimangono”. “Venendo meno il presupposto della celerità, a causa delle carenze di personale e organizzative delle Asl – racconta ancora – si è scatenato tutto quel putiferio che abbiamo visto la settimana scorsa. Per fortuna si è risolto in meno di 24 ore. Ho invitato il generale Figliuolo ad intervenire, con i mezzi di cui dispone, per supportare le Asl perché ce n’è bisogno”, compreso l’utilizzo dell’Esercito.
Il preside ha poi invitato tutte le famiglie a vaccinare i bambini. “I pediatri sono concordi nell’affermare che non vi è
nessun problema e che i vaccini garantiscono sicurezza anche ai più piccoli”. A tal proposito, il governatore piemontese, Alberto Cirio, annuncia che venerdì 10 dicembre “apriamo alle famiglie la possibilità di pre-registrare alla campagna di vaccinazione i propri bambini sul nostro sito dedicato”, “abbiamo 245 mila piccoli piemontesi che, dal 16 dicembre, potranno avere accesso al vaccino. Dal primo giorno dell’emergenza ho sposato l’idea che convincere sia
meglio che costringere”, “usando tutta la delicatezza e la cautela del caso”, dice Cirio.
Stefania Losito