In attesa di ulteriori restrizioni antiCovid da parte del Governo, che dovrebbero essere decise il 23 dicembre in una cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi, i ministri valutano la possibilità di accorciare da nove a
sei mesi la durata del super Green Pass. Molti italiani vedrebbero così scadere la loro certificazione verde, al massimo a gennaio o febbraio, essendoci state tantissime somministrazioni di seconde dosi a luglio o agosto. E, se vorranno avere una vita sociale o semplicemente entrare in negozi o salire sui mezzi di trasporto, dovranno effettuare la terza dose. “Quanto fatto finora – però, chiarisce il ministro della Salute, Roberto Speranza – non è stato vano. E proprio la
Omicron ci dice che il booster va fatto il prima possibile”. E se l’Agenzia europea del farmaco Ema dovesse autorizzare, potrebbero farla anche gli under 18. In questi due giorni fino alla riunione delle decisioni, intanto, Draghi dovrà raccogliere dei dati: a partire dalla diffusione della variante Omicron in Italia (la cosiddetta flash survey), e poi le ospedalizzazioni non solo in Italia, ma anche, ad esempio, in Gran Bretagna, dove la variante si è diffusa di più. Raccomandazioni di trascorrere un Natale poco conviviale a parte, si cerca di capire se sia possibile bloccare feste ed eventi, o addirittura pensare a un coprifuoco. Ma l’ipotesi sembra molto lontana. Al massimo si potrebbe pensare a un tampone anche ai vaccinati per accedere ai grandi eventi. Tutte queste note saranno discusse nella cabina di regia, anche se per decisioni più durature occorrerà attendere gennaio, con i numeri della pandemia che porteranno certamente le festività.
Stefania Losito