E’ stato unanime il via libera Consiglio dei ministri al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus. Un provvedimento da otto miliardi per aiutare le famiglie e le imprese, “senza scostamento”, assicura Draghi, “grazie alla ripresa che nel 2021 è andata ben oltre le previsioni”.
“Ministri bravi, un governo bellissimo”, commenta il premier Draghi che assicura: “Ho ricordato alla maggioranza il nostro mandato, indicato dal presidente Mattarella. L’ho detto con il massimo rispetto. Possiamo rivedere le modalità di confronto, ma teniamo dritta la barra del timone”.
Gli interventi del decreto sulle bollette a favore delle famiglie totalizzano circa 4,8 miliardi. E’ la somma delle cifre indicate dal ministro dell’Economia, Daniele Franco: “1,8 miliardi di interventi sugli oneri di sistema sono per le famiglie” – ha detto il ministro – oltre a “circa 400 milioni di interventi sull’Iva” e ai 2,6-2,7 miliardi di intervento sul bonus sociale”. “Sul lato dell’impresa – ha spiegato il ministro – c’è la restante parte degli oneri sistema sull’elettricità e sul gas, l’intervento sulle energivore, l’ultimo intervento sulle ‘gasivore’ per 2,8-9 miliardi”. A tali interventi si sommano poi 700 milioni ripartiti fra regioni, servizio sanitario, servizi degli enti locali.
Il ministro Franco, esponendo il decreto sui rincari energetici, spiega: “L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni”. “L’obiettivo – continua – è sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia”.
“Ci aspettiamo che i grandi produttori di energia condividano con il resto della popolazione il peso dei rincari dell’energia, sul come ci stiamo riflettendo”, spiega il premier rispondendo a chi gli chiede se il governo stia pensando di chiedere un contributo alle grandi aziende.
Arriva il credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti per l’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle regioni del Sud. Per i crediti dei bonus edilizi sono possibili, oltre alla cessione del primo richiedente, “due ulteriori cessioni” ma solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Multe e carcerazione per il “tecnico abilitato” che, per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento. Arriva l’ok anche alla norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, che subordina la concessione dei bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri, assicura il ministro.
Il Cdm archivia anche le polemiche sugli indennizzi alle famiglie degli operatori sanitari morti per Covid non approvati in Senato: arriva un fondo da 15 milioni di euro, su proposta dei ministri Speranza e Bonetti. L’indennizzo riguarda i medici non convenzionati Inail, ovvero non dipendenti dal Servizio sanitario nazionale, che rappresentano oltre la metà dei medici deceduti, ed il personale sanitario. Sono 370 i medici e gli odontoiatri morti durante la pandemia, e 90 infermieri.
Stefania Losito