Il cantautore bolognese in collegamento con i nostri studi ricorda anche Lucio Dalla: “Era il Michelangelo della musica, capace di unire il divino al terreno nelle sue canzoni”
Cesare Cremonini è stato ospite in collegamento in diretta su Radio Norba. Intervistato da Antonella Caramia ha raccontato del suo nuovo progetto musicale. L’album, uscito pochi giorni fa, si intitola “La ragazza del futuro” e si compone di 14 canzoni inedite, tra cui la title track e “Colibrì”.
Marzo sarà il mese del compleanno di Cesare, il mese della primavera e, come ha detto lui stesso: “è un mese che, al di là delle difficolta che stiamo vivendo, può essere un mese di speranza. Si sta avvicinando la primavera ed è una fase che anche rispetto alla pandemia forse potrebbe darci la speranza che tutto vada per il meglio, per mantenere quella nostra parte di ottimismo”.
L’album è stato concepito negli ultimi 5 anni, tanti ne sono passati da quando Cesare aveva pubblicato “Possibili scenari”. Il titolo del disco, come ha detto lo stesso artista, “è eloquente. È vero che è stato anche immaginato e pensato nei due anni di difficoltà per tutti, ma la mia è stata una scrittura di reazione. Nel nuovo album sono contenute speranze, voglie e sentimenti repressi che ho incanalato dentro la scrittura del disco. Per me è stato liberatorio e non poteva non essere così dopo due anni di speranze, sogni e desideri. Il concept del disco è proprio questo”.
“La ragazza del futuro” di cui parla nella canzone racchiude in se’ tanti significati. “Ha diversi piani di lettura. In realtà parla anche del rapporto generazionale, del dialogo tra generazioni che oggi hanno una necessità che viene disattesa. Sta a simboleggiare l’allungare una mano uno verso l’altra. La mia generazione sta inseguendo il futuro faticosamente e quel futuro sembra appartenere a tutte le generazioni ,per i ragazzi è difficile costruire un futuro ma credo che in un dialogo intergenerazionale si possa restare uniti verso un obiettivo comune”, dice Cesare. Poi aggiunge: “Sono consapevole di aver preso un impegno importante è nato come un progetto artistico concettuale musicale e ha come intento la comunicazione per poter comunicare alle nuove generazioni, a chi ho difronte che i tuoi desideri sono legati ai miei, anche se diversi e legati per diversità, ma abbiamo tutti lo stesso obiettivo che è smetter dei frammentare tutto e cercare. Un gesto civile che ci avvicini”.
“La ragazza del futuro” ha fatto nascere anche “Io vorrei”. Racconta Cesare: “E’ un progetto che ha visto opere permanenti realizzarsi a Palermo, Napoli, Osrtia e Firenze, si tratta di opere che sono la traduzione concreta di questo lavoro e dei sentimenti che portavo dentro. Sono sentimenti stretti dentro il disco, volevo farli esplodere e arrivare alle persone. Per questo motivi ho contattato Giulio Rosk, writer straordinario di Palermo e ho creato questo progetto, parallelo all’album. “Io vorrei” ha dato voce a bambini, insegnanti, famiglie delle periferie delle nostre città, sono stati creati laboratori didattici per creare opere permanenti che rimarranno per sempre e queste raffigurano il volto di questi bambini e i loro occhi luminosi verso il futuro sono un messaggio forte per noi e per loro”.
Oggi ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Lucio Dalla che Cesare ha voluto ricordare cosi: “I ricordi con Lucio sono tantissimi, mi viene in mente un caffè preso assieme a casa sua, con Due Gregori. Fu un pomeriggio indimenticabile di sogni, canzoni e musica. Lui er ail Michelangelo della musica, capace di unire il terreno al divino con le sue canzoni. Con il suo background vastissimo riusciva a produrre sempre canzoni estremamente pop. Io penso che se qualcuno ha voglia di approfondire e omaggiare Lucio deve venire a Bologna, dove ha la possibilità di respirare i posti dove ha vissuto e vivere tanti eventi culturali che permettono di ricordarlo”.
Il 25 giugno Cesare sarà in concerto a Bari all’Arena della vittoria che ha registrato il sold out nei giorni scorsi. “Voglio ringraziare la Puglia e la città di Bari che da molti anni seguono i miei concerti con un entusiasmo straordinario. Bari è la prima tappa della mia carriera dei concerti degli stadi , fuori dai grandi centri della mia vita artistica, che fa sold out. È la prima volta che una città che non è una delle “mie” città registra sold out ed è bellissimo!”. Così ha concluso Cesare la sua diretta su Radio Norba.
Angela Tangorra