No, no, non dobbiamo considerarci in guerra perché sarebbe un grande regalo al terrorismo internazionale”. Lo ha dichiarato commentando in diretta su Radionorba gli attentati a Bruxelles, Filippo Bubbico, vice ministro dell’Interno. “Siamo di fronte – ha continuato Bubbico – a criminali terroristi che dobbiamo combattere in quanto criminali, abbiamo la forza per farlo, dobbiamo rafforzare il sistema di sicurezza europeo e dobbiamo agire coordinandoci, scambiandoci informazioni”. “Il pericolo esiste perché siamo di fronte a lupi solitari e nessuno puo’ considerarsi indenne però se si rafforza l’attività di presidio del territorio, di intelligence, se le informazioni vengono scambiate è possibile ridurre i fattori di rischio”.
Vi sono dubbi sull’efficacia dell’azione investigativa condotta dal Belgio, cosa pensa il Viminale?
“Noi non abbiamo nessuna pretesa di giudicare gli altri, noi vogliamo rafforzare la tutela dei cittadini italiani e poniamo un problema ai partner dell’Unione: meno dichiarazioni e più lavoro comune, da tempo chiediamo l’istituzione di una Procura europea antiterrorismo, noi lo chiediamo anche per la lotta alla mafia, perché queste organizzazioni agiscono su uno spazio sovranazionale. Ebbene, negli ultimi tempi è aumentato il numero di paesi che trovano importante la nostra posizione e abbiamo fiducia che questa proposta possa essere accolta”.
La comunità musulmana italiana sta collaborando?
“La comunità musulmana va sostenuta nello sforzo di integrazione e di rispetto delle nostre regole, noi dobbiamo combattere la radicalizzazione violenta, la totalità dei musulmani soffre insieme a noi per queste tragedie e per questi attentati terroristici e sono le prime vittime di queste azioni, dobbiamo combattere il luogo comune che ci porta a considerare nemico chi appare diverso da noi, e non dobbiamo confondere il terrorismo con i fenomeni migratori: i terroristi di Bruxelles non sono arrivati a Bruxelles a bordo di barconi ma vivevano in quella citta’ da troppo tempo”.
Maurizio Angelillo