Non si ferma la resistenza ucraina nella fabbrica dell’Azovstal a Mariupol. È in corso un tentativo di evacuare i civili, mentre nell’ospedale dello stabilimento, bersagliato dai russi con armi pesanti, ci sono oltre 600 feriti. Un comandante ucraino dall’interno dell’impianto ha parlato alla Cnn di qualcosa di superiore a una catastrofe umanitaria. All’interno dell’impianto ci sono ancora centinaia di persone, inclusi 60 giovani. Bombardato anche un checkpoint nel distretto di Rylsky, nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. I russi hanno catturato due volontari britannici.
Intanto l’Indonesia ha invitato i presidenti di Russia e Ucraina, Putin e Zelensky, a partecipare al vertice del G20 in programma a Bali il prossimo novembre sotto la presidenza indonesiana. “Il vertice quest’anno non può essere business ‘as usual’”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca. Il presidente Biden ha intanto dichiarato esplicitamente che Mosca dovrebbe essere cacciata dal G20, ma l’amministrazione americana sta ancora dibattendo su quale posizione assumere rispetto all’eventuale presenza della Russia al vertice. Anche per il Cremlino “è presto per dire se Putin parteciperà in presenza”.
In Ucraina una giornalista di Radio Svoboda, Vera Girich, 55 anni, è morta in seguito ai bombardamenti russi contro il palazzo di 25 piani in cui abitava nel quartiere Podil, vicino al centro di Kiev. Secondo il Comitato statale per la tv, dall’inizio del conflitto sono stati uccisi sette giornalisti, altri 15 sono scomparsi, altri 14 sono morti come combattenti o sotto le bombe e altri otto sono stati rapiti.
Vincenzo Murgolo