Sono otto gli indagati dalla Procura di Bari nelle indagini su presunti appalti truccati, per complessivi 120 milioni di euro, relativi alla raccolta dei rifiuti in quattro comuni del sud-est barese. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato dalla Guardia di Finanza a cinque dipendenti comunali di Conversano e Monopoli e tre imprenditori, accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.
L’inchiesta, avviata nel 2018, ha consentito di ricostruire un “articolato sistema di frode, finalizzato alla illecita partecipazione e aggiudicazione di gare d’appalto” indette dal Comune di Monopoli, capofila dell’Aro Ba/8, da parte di una società campana, la Ecologia Falzarano. Gli appalti riguardavano il servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani a Monopoli, Conversano, Polignano a Mare e Mola di Bari.
Secondo l’accusa, i pubblici ufficiali avrebbero omesso intenzionalmente, nelle fasi dei controlli d’ufficio e delle verifiche prodromiche alla stipula dei contratti esecutivi con le stazioni appaltanti interessate, di segnalare la sussistenza di una serie di esposizioni debitorie con il fisco e con gli enti previdenziali a carico della societa’ affidataria, anziché procedere all’avvio della procedura di esclusione della stessa dalla gara.
Nello specifico, i rup dell’Aro Ba/8 e dei comuni di Monopoli e Conversano, Pompeo Colacicco, Amedeo D’Onghia e Danilo Santomauro, in concorso con gli imprenditori Vittorio Lana e Paolo Aureli, pur essendo a conoscenza di tali irregolarità fiscali e contributive, per oltre 4 milioni di euro, accertate tramite l’avvenuta consultazione della banca dati Durc online e una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate inviata agli enti pubblici interessati, avrebbero attestato la regolarità dei requisiti di legge previsti dal codice dei contratti pubblici.
Della presunta turbativa d’asta rispondono anche un dipendente della ditta campana, Domenico Di Mise, incaricato del servizio di igiene urbana a Conversano e la direttrice esecutiva del contratto nello stesso Comune, Raffaella Longo.
Stefania Losito