Al primo turno delle elezioni amministrative il centrodestra guadagna tre sindaci: Genova, Palermo e L’Aquila. Ballottaggi a Verona e Parma con il centrosinistra in vantaggio e a Catanzaro con avanti il centrodestra. Sono 13 i
ballottaggi nelle 26 città capoluogo al voto (in vantaggio in 6 casi il centrodestra e in 7 il centrosinistra), 9 i candidati di
centrodestra eletti o vicini all’elezione al primo turno, 4 quelli di centrosinistra. Il Pd la lista più votata (17,2%),
davanti a FdI (10,3%), che supera la Lega (6,7%) e Forza Italia (4,6%). In negativo il M5s, che raccoglie solo il 2,1%.
Il centrodestra unito vince, ma a trainare è Fratelli D’Italia che sorpassa, anche al Nord, la Lega. Dove il centrodestra si presenta diviso, invece, la spunta il centrosinistra, con il Pd primo partito e il segretario Enrico Letta soddisfatto. Un risultato che investe il Pd della “responsabilità” di costruire una coalizione democratica, progressista e riformista alternativa alla destra e fondata su programmi concreti. Una coalizione che rappresenta, per Letta, l’unico vero “argine alla deriva delle destre in Italia”. L’idea è quella di un programma in dieci punti che possa mettere insieme le forze politiche a sinistra e a destra del Pd, da M5s ad Azione e Italia Viva. A proposito dei giallorossi, crolla il Movimento 5 stelle, primo interlocutore del progetto lettiano del campo largo.
Salvini rivendica: “Abbiamo preso dieci sindaci in più prima ancora dei ballottaggi. Sono assolutamente orgoglioso e soddisfatto”. Giorgia Meloni rivendica il ruolo di “forza trainante del centrodestra”. E rivolgendosi agli alleati Salvini e Berlusconi torna ad incalzarli: “Se fossi in loro lascerei il governo”. Pronta la replica a distanza del leader leghista: “Non confondiamo il mandato per governare Belluno e Palermo con gli enormi problemi che l’Italia deve affrontare”.
Stefania Losito