Potrebbe non essere stata la nebbia a far precipitare l’elicottero Alidaunia, sabato mattina ad Apricena, nel Foggiano, provocando la morte di sette persone. La visibilità, infatti, al momento dell’incidente, non sarebbe stata proibitiva. Altrimenti, raccontano gli esperti, i due piloti avrebbero chiesto il volo strumentale con l’ausilio dei radar.
A far luce sulle cause saranno due inchieste, una aperta dalla Procura di Foggia e l’altra dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo. Sembra da escludere anche il guasto, perché i due piloti, molto esperti, non hanno lanciato l’allarme. Resterebbero, dunque, le ipotesi di un fattore esterno o di un fenomeno meteorologico improvviso. Sull’elicottero non erano montate le scatole nere, non obbligatorie per quel modello.
Intanto sono previsti per domani, 8 novembre, a San Severo, i funerali di Maurizio De Girolamo, il medico del 118 tra le vittime dell’incidente. Alle esequie interverranno anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il vicepresidente Raffaele Piemontese.
Le salme delle vittime slovene, la famiglia di quattro persone, genitori e due figli adolescenti, saranno rimpatriate nelle prossime ore. Disposta l’autopsia, invece, sui corpi dei due piloti. Per le sette vittime il governatore pugliese Emiliano ha proclamato il lutto regionale disponendo l’esposizione della bandiera della Regione Puglia a mezz’asta su tutte le sedi istituzionali.
Gianvito Magistà