Strage al Capodanno cinese in California: killer asiatico di 72 anni uccide dieci persone, poi si toglie la vita
La festa per il Capodanno cinese si è trasformata nel peggiore degli incubi a Monterey Park, in California, dove un uomo di 72 anni ha massacrato dieci persone tra i 50 e i 60 anni in una sala da ballo, si è spostato in un altro locale dove è stato disarmato da clienti e poi è fuggito a bordo di un furgone all’interno del quale si è suicidato dopo che era stato fermato dalla polizia. Si tratta dell’ennesima sparatoria di massa negli Stati Uniti. L’orrore nella cittadina a 13 chilometri da Los Angeles, dove la maggioranza della popolazione è di origine asiatica, è cominciato poco dopo le 22 di sabato sera. Le strade, decorate a festa per salutare l’arrivo dell’Anno del coniglio, erano affollate da migliaia di persone.
Un uomo asiatico, Huu Can Tran, ha fatto irruzione nello Star Ballroom Dance Studio armato di un “potente fucile d’assalto”, secondo alcune fonti di polizia ha freddato sulla pista cinque uomini e cinque donne. Altre dieci persone sono state ferite e sono ricoverate in ospedale. Circa venti minuti dopo la strage l’aggressore si è spostato a tre chilometri dal luogo del massacro, ad Alhambra, ed è entrato in un altro locale cinese, il Lai Lai, con un’arma diversa da quella usata a Monterey, probabilmente una pistola, ma è stato bloccato e disarmato da coraggiosi clienti, “eroi” come li ha definiti il capo della polizia, prima che succedesse il peggio. Quindi è fuggito a bordo di un furgone bianco e ha percorso 50 chilometri prima di essere fermato a Torrance dalle squadre speciali. Gli agenti gli hanno chiesto di uscire e poi hanno sentito uno sparo. Dopo circa un’ora hanno frantumato i finestrini del van e hanno trovato il corpo del killer senza vita.
Il suicidio dell’aggressore renderà più complicato per gli inquirenti stabilire il movente della strage. “Tutte le piste sono aperte”, ha dichiarato lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, che non ha escluso l’ipotesi del “crimine d’odio” anche se l’origine del killer potrebbe far pensare a un’altra ragione. Negli ultimi anni la comunità asiatica negli Stati Uniti è stata vittima di diversi episodi di violenza, il peggiore dei quali il 16 marzo del 2021, quando otto persone furono uccise, di cui sei donne, in tre diversi centri massaggi ad Atlanta, in Georgia.
Il presidente americano Joe Biden, che da anni si batte contro la violenza delle armi e per l’imposizione di un bando sui fucili d’assalto, ha espresso vicinanze alle famiglie delle vittime e ha ordinato le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici degli Stati Uniti. “Jill e io stiamo pregando per coloro che sono stati uccisi e feriti nella micidiale sparatoria di massa a Monterey Park”, ha detto. Tutti gli eventi programmati nella cittadina per il Capodanno cinese sono stati annullati e da New York a Los Angeles è stata rafforzata la sicurezza per le celebrazioni della festività.
Mauro Denigris (aggiornamento Michela Lopez)