Nek fa visita in diretta negli studi di Radionorba tra una tappa e l’altra del tour che lo ha portato a esibirsi in Europa e nei più importanti teatri italiani.
Il tour si chiuderà a Bari il 23 gennaio, mentre il 22 farà tappa a Lecce.
Come è nata la scaletta per questa serie i concerti lo spiega lo stesso Nek: “Questa volta ho chiesto la collaborazione delle persone attraverso i social: ho chiesto cosa sarebbe piaciuto ascoltare del mio repertorio. E’ un tour dove ho portato tutta la mia musica, le mie canzoni che sono diventate parti della vita delle persone”.
Il suo ultimo disco si intitola “Il mio gioco preferito – parte prima” e Nek non svela se e quando arriverà la seconda parte del lavoro. Lui scherza e dice: “Prima o poi dovrò chiuderlo ‘sto lavoro! Diciamo che la tecnologia mi viene in aiuto perchè riesco a comporre ovunque e grazie al telefonino registro le mie idee. Per un cantautore è amara: devi riuscire a fermare l’ispirazione quando ti viene, senza dimenticare un pezzo. Così fu per “Laura non c’è” che nacque con il ritornello e un inglese improvvisato. Il provino convinse il mio entourage e andammo a Sanremo”.
A 48 anni Nek è in grandissima forma e dice che è stata la vita stessa a fargli capire come star bene. Racconta: “La vita comincia a farti capire che devi alleggerire certi carichi. Per esempio mangiare dopo i concerti mi fa male. Mangio un toast due ore prima di esibirmi, sto bene e conduco due ore di concerto, poi ho fame ma non mangio perchè sennò dormo male e poi il giorno dopo sto male sul palco. Quello che mangio lo brucio e se non fossi in forma non riuscirei a cantare e saltare contemporaneamente suonando!”
C’è tempo sul finale dell’intervista per rispondere alle domande degli ascoltatori che sono curiosi di sapere quale sia stato l’anno di carriera più bello. Nek risponde segnalando il “2015, l’anno in cui andai a Sanremo con “Fatti avanti amore” e portai la cover di “Se telefonando”. Fu incredibile perchè lì è come se fossi risbocciato. Vivevo un momento di stanca artistica ed è risbocciata la mia carriera, mi è tornata la verve e quell’occasione ha generato una serie di meccanismi che non avrei immaginato. Il 2015 lo ricordo dentro di me in maniera indelebile e forte”.
Racconta Filippo che il primo concerto lo tenne nel 1991 davanti a 50 persone a Sassuolo. “Mi dedicavo comunque alla musica con passione e mai ho pensato che stava andando tutto male e avevo solo 50 persone davanti… suonavo il basso, avevo la base registrata perchè non potevo permettermi musicisti. Suonavo e cantavo e con i miei amici con cui ero parte della band White Lady avevo amici a Verona e dicevo sarebbe bello suonare all’Arena e in quel momento lì tutto pensavo fuorchè di riuscire a diventare un personaggio conosciuto. Vivevo sempre tutto con grande passione”.
In tutte le canzoni di Nek c’è sempre posto per l’amore e l’amore per la vita: “Lo avverto più oggi con la consapevolezza di 50 anni e con il fatto di essere papà che ti cambia la disposizione delle cose della vita. Sali sul treno e guardi dal finestrino i paesaggi, ti fermi a guardare i dettagli. A venti anni non ti accorgi di niente, vivi le giornate più intensamente anche perchè il fisico è dalla tua parte e te lo permette”.
Angela Tangorra