La sera di Sanremo porta sul truck di Radionorba il vincitore della serata dedicata alle cover: Ermal Meta (guarda il video) che ha stupito tutti con una bellissima versione di “Amara terra mia” di Domenico Modugno.
Ermal Meta era lo scorso anno nelle nuove proposte e quest’anno è stato promosso tra i big, anche grazie alla sponsorizazione di Fiorello.
Ermal è di origine albanese, naturalizzato italiano e per anni ha vissuto a Bari: “Volevo fare il cantautore, non volevo fare altro“, racconta. Ermal è anche un apprezzatissimo autore: ha scritto brani per Francesco Renga, Marco Mengoni e molti altri e la collaborazione con gli altri cantanti lo appassiona: “Il fatto di collaborare con i colleghi mi ha dato la possibilità di scoprire cose nuove della musica e poi mi piace il fatto di collaborare face to face con loro, perchè una canzone nasce così, soprattutto se è un altro che deve cantarla, perchè la musica è morbida”.
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“Vietato morire” è la sua canzone di Sanremo e manda un messaggio molto chiaro: “La disobbedienza è l’essenza del mio messaggio, imparare a disobbedire è molto importante, soprattutto quando c’è qualcosa che mette a repentaglio l’integrità della vita fisica ed emotiva. Bisognerebbe prendere e buttare ciò che non va bene, ma essere disobbedienti significa avere una testa propria e una cultura propria, significa essere pensanti”.
Il suo messaggio è arrivato forte e chiaro: “E’ un messaggio per chi si sente abbandonato, soprattutto quando si tratta di vittime di violenza e si respira solitudine e si sta in una zona di mancanza di comunicazione. Ecco, bisognerebbe avere la capacità di riuscire ad abbandonare quella zona in cui si è soli, che è anche uno stato mentale ed emotivo e si ricollega al discorso del disobbedire a quello che mina la serenità di una vita tutto sommato breve”.
Ermal è stato apprezzato dalla critica e dalle radio: il suo brano è terzo nella classifica delle canzoni sanremesi più trasmesse dalle emittenti radiofoniche.
Angela Tangorra