A Taranto, un 26enne agli arresti domiciliari dal balcone della sua abitazione era solito calare con la corda sacchetti contenenti la droga ai tossicodipendenti che ne facevano richiesta. Un altro giovane arrestato è stato trovato in possesso delle chiavi di un ripostiglio di proprietà del Comune, occupato abusivamente, all’interno del quale è stato trovato e sequestrato un panetto di eroina del peso di 100 grammi. La squadra mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque pregiudicati ritenuti presunti responsabili a vario titolo di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti (eroina e cocaina) nei vicoli della città vecchia. Un ruolo attivo era svolto anche da un pregiudicato di 36 anni, abile nel nascondere la sostanza stupefacente sempre in posti diversi, riuscendo a dileguarsi in tutta fretta al passaggio delle pattuglie della polizia. Un tratto di strada del borgo antico era diventato il quartier generale dello spaccio.
Proprio il 36enne prendeva contatti con gli acquirenti, riscuotendo il costo della dose e prelevando la sostanza da uno
dei tanti nascondigli disseminati lungo la strada (feritoie nei muri o pacchetti di sigarette). Sono stati raccolti elementi
utili a ritenere che la preparazione della droga avvenisse all’interno di un palazzo abbandonato ubicato nella stessa via e al quale si accedeva attraverso una porta finestra posta a tre metri di altezza.
Il compito di preparare i “pacchettini” da vendere sul mercato era affidata a un altro pregiudicato di 20 anni, il quale, con doti di acrobata, si arrampicava senza ausilio di scale all’interno del palazzo dove confezionava le dosi. Del gruppo avrebbe fatto parte anche un 27enne che partecipava con molta frequenza alla vendita della droga. Nel palazzo
abbandonato sono stati recuperati tre panetti da circa mezzo chilo di eroina, insieme a materiale ed utensili utilizzati per il confezionamento.
Stefania Losito