Multe da 20 a 60mila euro, più le sanzioni penali, per chi distrugge o deteriora beni culturali e altre sanzioni amministrative, che vanno da 10 a 40mila euro, per chi deturpa o imbratta questi beni.
I proventi delle multe andranno al Ministero della Cultura per essere impiegati nel ripristino dei beni.
Lo prevede la bozza del ddl di cui sta discutendo il Consiglio dei Ministri per intervenire, tra le altre cose, contro gli atti di eco-vandalismo sulle opere d’arte.
Il provvedimento precisa poi che sarà possibile notificare il verbale della multa entro 120 giorni da quando il fatto è stato commesso e che è previsto il pagamento della stessa in misura ridotta se viene pagata entro 30 giorni dalla notifica, ma solo per una volta in 5 anni.
Lo “sconto”, quindi, non vale per chi se ne sia già avvalso nei cinque anni precedenti. La previsione delle multe si aggiunge, quindi, alle pene già previste dal codice per i reati di danneggiamento (reclusione da sei mesi a tre anni) e interruzione di pubblico servizio.
Gianvito Magistà