Tre gli scenari possibili per i bianconeri: conferma o cancellazione della penalizzazione o rinvio alla Corte Federale d’Appello
Domani pomeriggio il Collegio di Garanzia del Coni, ultimo grado della giustizia sportiva, dovrà pronunciarsi sul ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti inflitti al club bianconero dalla Corte Federale d’Appello lo scorso 20 gennaio per i risvolti calcistici dell’inchiesta ‘Prisma’ legati alle plusvalenze. Oltre al club bianconero, davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia ci saranno anche 11 suoi ex dirigenti, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici. La Federcalcio non si è costituita nel procedimento, dunque la controparte della Juventus sarà il Procuratore Generale dello Sport, il prefetto Ugo Taucer.
Il Collegio di Garanzia, secondo le norme che disciplinano la giustizia sportiva, non ha il potere di modificare le sentenze, ma può solo valutare eventuali vizi di forma. Tre, dunque, gli scenari possibili: conferma della penalizzazione, cancellazione della stessa o rinvio alla Corte Federale d’Appello per correggere eventuali vizi. In quest’ultimo caso i 15 punti verrebbero temporaneamente restituiti alla Juventus, in attesa di un nuovo procedimento che potrebbe rimodulare la penalizzazione. Il dibattimento non dovrebbe protrarsi oltre le 2-3 ore, poi ci sarà la camera di consiglio. Laddove i tempi dovessero allungarsi, è possibile che il verdetto slitti a giovedì.
Resta sullo sfondo, intanto, l’altro filone dell’inchiesta ‘Prisma’, quello della cosiddetta ‘manovra stipendi’, riguardante mensilità che sarebbero state dilazionate in epoca Covid e non depositate in Lega e Federcalcio, dei rapporti con alcuni agenti sportivi e di alcune partnership ritenute sospette. La Procura federale ha ipotizzato la violazione del principio di lealtà sportiva.
Vincenzo Murgolo