Sono in fase di riesumazione i corpi dei 16 pazienti ricoverati e morti nell’hospice di torremaggiore, nel Foggiano, tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio scorso. L’ha disposto la Procura di Foggia che ipotizza che i degenti siano morti dopo la somministrazione di un farmaco a base di Midazolam. E’ stata disposta così anche l’autopsia e l’esame tossicologico. Le prime riesumazioni sono avvenute lunedì.
Si ipotizzerebbe il reato di omicidio volontario a carico di un dipendente dell’hospice. Le indagini sono coordinate dal procuratore Ludovico Vaccaro e dalla pm Antonella Giampetruzzi.
“Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura alla quale, come di consueto, abbiamo offerto ed offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso”. Lo afferma la Asl di Foggia. La Asl – è detto nella nota – “ha in corso tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti”.
“Il Midazolam – secondo quanto si legge nel foglietto illustrativo dell’Agenzia del Farmaco – è un medicinale a breve durata d’azione che viene utilizzato per indurre sedazione (uno stato di calma, sonnolenza o sonno) e alleviare l’ansia e la tensione muscolare. Questo medicinale è utilizzato per la sedazione cosciente (stato di calma o di sonnolenza in cui si rimane svegli) in adulti e bambini, per la sedazione in terapia intensiva in adulti e bambini, per l’anestesia negli adulti (premedicazione prima dell’induzione, induzione dell’anestesia, come componente sedativo con altri medicinali in anestesia), per la premedicazione prima dell’induzione dell’anestesia nei bambini. Tra gli effetti collaterali figurano anche gravi problemi respiratori”.
Stefania Losito