Diverse esplosioni sono state avvertite nella notte a Kiev, Zaporizhzhia e Leopoli, mentre l’allarme antiaereo è scattato in 15 regioni dell’Ucraina. L’amministrazione militare della capitale ha reso noto che sono state attivate le difese aeree e che altre deflagrazioni sono state segnalate negli oblast di Cherkasy, Vinnitsa e Khmelnytskyi. Secondo fonti militari, nel “massiccio attacco” notturno da parte di droni kamikaze nemici quasi 20 bersagli aerei sono stati rilevati e distrutti nello spazio aereo intorno a Kiev. I droni, a quanto si apprende, sono entrati nella città a ondate e da varie direzioni e l’allerta aerea è durata più di tre ore. Finora non sarebbero pervenute informazioni su vittime o danni. A Leopoli, secondo l’amministrazione militare regionale, un’infrastruttura critica ha subìto danni a seguito dei bombardamenti russi. “Non ci sono vittime, è scoppiato un incendio. Tutti i servizi di emergenza sono al lavoro”, ha spiegato il capo dell’amministrazione militare regionale, Maxim Kozitsky. Esplosioni sono state avvertite anche in altre parti della regione. Altre esplosioni sono state avvertite nella città di Zaporizhzhia e negli oblast di Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Mykolayiv, Odessa, Poltava, Sumy, Kharkiv, Donetsk e Kherson.
Oggi, intanto, il segretario di Stato americano, Blinken, incontrerà il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, a Londra. “La Cina ha promesso di non fornire armi alla Russia”, ha assicurato Blinken. L’Unione Europea è pronta a stanziare un nuovo piano di aiuti a Kiev da 50 miliardi. Circa 60-70 ne servirebbero invece per ricostruire Kherson, secondo esperti ucraini.
Vincenzo Murgolo