Durante l’Angelus domenicale Papa Francesco ha espresso “vicinanza” ai familiari di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa in Vaticano nel 1983. “Estendo il mio ricordo”, ha sottolineato il Pontefice, “a tutte le famiglia che sentono il dolore di una persona cara scomparsa”. La celebrazione di Papa Bergoglio era stata preceduta da un sit-in cominciato in Largo Giovanni XXIII e poi proseguito verso Piazza San Pietro. Tra gli organizzatori Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, che continua a chiedere giustizia. “Il tabù è caduto finalmente”, ha dichiarato lo stesso Pietro Orlandi al termine dell’Angelus, aggiungendo che “il Papa ha ricordato Emanuela, il fatto di pregare è un segnale di speranza per arrivare alla verità”.
“Spero”, ha aggiunto, ” che questo segnale sia ascoltato da quei senatori che si stanno opponendo alla creazione di una commissione perché devono sapere anche loro che evidentemente il Papa in questo momento vuole che si arrivi alla verità”. Pietro Orlandi ha poi affermato che “la storia non finirà certo con questo Angelus. Finirà quando avremo la verità, ma quello di oggi però è un bel passo avanti perché le altre volte che siamo venuti qua era stato detto per esempio che era stata negata la possibilità alla stampa di entrare, mentre questa volta ci hanno fatto venire liberamente anche con gli striscioni”.
Vincenzo Murgolo