Occorre riformare l’Unione europea e l’Organizzazione delle Nazioni unite per fronteggiare al meglio le sfide del futuro. A ribadire questa necessità è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendo gli auguri per il nuovo anno al Corpo diplomatico in Italia. “Dall’Organizzazione delle Nazioni Unite all’Organizzazione mondiale del commercio, dall’Organizzazione mondiale della sanità al regime sul controllo degli armamenti nucleari”, ha sottolineato il Capo dello Stato, “queste e altre istituzioni hanno bisogno di essere aggiornate e rafforzate. Delle loro carenze tutti paghiamo un prezzo”. L’Unione europea, ha poi aggiunto Mattarella, “oltre ad ampliare il numero dei suoi membri, dovrà mettere mano a quel complesso di riforme istituzionali necessarie per renderla in grado di affrontare, con efficacia e tempestività , le sfide del nostro tempo, offrendo l’esempio di una comunità che, attraverso il dialogo e il negoziato, contribuisce in maniera ancora più rilevante alla causa della pace e della collaborazione internazionali”.
Il Capo dello Stato ha poi ricordato che “la ‘guerra mondiale a pezzi’ porta a un mondo in pezzi”. “Si innalzano muri”, ha spiegato, “si attenta alla libertà di navigazione e di approdo. Per evitare di trasformarsi in conflitti di più ampie proporzioni, deve spingere a ricercare un fattore comune da cui riprendere le fila di un confronto che consenta una proficua riforma strutturale del multilateralismo. I pericoli di oggi hanno nomi diversi da quelli di ottant’anni fa, ma non sono meno temibili, e dovrebbero indurci ad agire, subito, insieme”. Mattarella ha poi sottolineato i segnali positivi giunti dalla Cop28, chiedendo di dare “rapida attuazione” alle conclusioni cui la Conferenza sul clima è giunta.
Vincenzo Murgolo