Il Bari affonda (anche) a Cosenza, perdendo 4-1 il cruciale scontro diretto per la salvezza al Marulla, nonostante il sostegno di quasi duemila tifosi biancorossi nel settore ospiti. La gara è stata fortemente pregiudicata dal disastroso avvio di Di Cesare e compagni, sotto di un gol già al 5′ (rete di Tutino), per le ormai croniche amnesie difensive. Il raddoppio calabrese è arrivato al 17′ con Tutino e solo sotto di due reti i pugliesi – privi di Diaw. Puscas e Maiello – hanno avanzato il baricentro grazie alla buona iniziativa di Benali e Maita, colpendo un palo con Sibilli e accorciando le distanza con Nasti a un minuto dall’intervallo.
Nella ripresa il Bari ha spinto con determinazione e ha sfiorato il pari dopo 3′ con Nasti. Poi la partita è diventata nervosa, piena di gialli e con un ritmo molto spezzato. Quando l’undici di Giampaolo doveva proporre il forcing finale l’espulsione del subentrato Bellomo ha lasciato la squadra in dieci e il Cosenza ha chiuso i conti firmando un poker grazie a una punizione dalla distanza di Calò e al gol di Forte. I pugliesi ora sono terz’ultimi in classifica, posizione che a fine stagione significherebbe retrocessione diretta: mercoledì c’è l’occasione per il riscatto al San Nicola, contro il Parma capolista.
Michela Lopez