Mattinata di domenica intensa per Papa Francesco in visita a Venezia. Per la prima volta è stato alla Biennale, dopodiché si è diretto al carcere della Giudecca per incontrare le detenute. “Una realtà dura – ha detto – nella quale va tutelata la dignità delle persone, affrontando il problema del sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza che generano tanta sofferenza”.
“Il carcere può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità non è messa in isolamento, ma promossa con il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità” ha detto Francesco.
Poi l’invito ai giovani ad “alzarsi da terra perché siamo fatti per il cielo, alzarsi dalle tristezze per levare lo sguardo in alto, alzarsi per stare in piedi di fronte alla vita, non seduti sul divano”.
A seguire la messa in Piazza San Marco davanti a oltre 10 mila fedeli. Al termine della funzione, con la “Papa mobile” si è recato nella Basilica di San Marco, per un momento di raccoglimento davanti alla tomba dell’evangelista. Il Pontefice, accompagnato dal patriarca Francesco Moraglia, ha percorso la piazza tra gli applausi dei fedeli.
Gianvito Magistà