La pioggia caduta da ieri sulla Puglia è “manna” per le coltivazioni agricole, alle prese da settimane con l’emergenza siccità dovuta al grande caldo, ma è insufficiente per fronteggiare la crisi idrica. A lanciare l’allarme, in una nota, è Coldiretti Puglia, secondo cui gli invasi “registrano solo il 30% di quanto invasato l’anno scorso”. L’analisi dell’ente si basa su dati dell’Osservatorio risorse idriche dell’Anbi, l’associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue.
“Per essere di sollievo”, si legge, “la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa”. I forti temporali, invece, provocano danni a causa delle precipitazioni violente. La forte siccità ha fortemente danneggiato le coltivazioni di clementine, ma anche “la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi, causando il taglio delle rese”. La crisi idrica, sempre secondo Coldiretti, “ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli”, con conseguente aumento dell’acquisto di mangimi per gli animali nelle stelle. “Anche gli apicoltori”, si legge nella nota dell’ente, “hanno dovuto dire addio a oltre un vasetto di miele su due con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità”.
Vincenzo Murgolo