
Non solo il lancio di oggetti in campo, ma anche disordini all’esterno dello stadio: ieri a Fasano è stata sospesa sul 2-0 la gara con il Brindisi, valevole per il campionato di serie D (girone H). A far prendere la decisione drastica al direttore di gara sono state le intemperanze dei tifosi ospiti, responsabili del lancio di oggetti e fumogeni in campo, in protesta contro la loro squadra, che hanno colpito anche un giocatore.
A quanto si apprende dopo la conclusione della gara ci sarebbero stati scontri tra tifosi, con i sostenitori brindisini che si sarebbero riversati per strada venendo a contatto con i tifosi avversari e lanciando bombe carte. Ci sarebbero alcuni feriti, nessuno, però, in pericolo di vita. I disordini sono rientrati dopo qualche minuto grazie all’intervento delle forze dell’ordine.
“Il Brindisi FC – si legge in una nota – condanna con fermezza gli inqualificabili episodi di violenza avvenuti questo
pomeriggio nel settore ospiti dello stadio ‘Vito Curlo’ durante il derby contro il Città di Fasano. Quanto accaduto, dentro efuori dall’impianto, è vergognoso e rappresenta un affronto a chiunque creda nel calcio come competizione leale”. La società del capoluogo messapico “prende le distanze da questi individui, che con il loro comportamento irresponsabile e incivili infangano il nome del club e della città, dimostrando di non avere alcun rispetto né per lo sport né per la comunità”. “Episodi di questa gravità – conclude la nota della società brindisina – non possono essere tollerati né minimizzati: chi usa la violenza deve pagare le conseguenze delle proprie azioni, senza attenuanti”.
LE DICHIARAZIONI DEL SINDACATO DEI CARABINIERI UNARMA – “È solo grazie al lavoro di carabinieri e poliziotti che si è riusciti ad evitare il peggio e che la situazione degenerasse ulteriormente”. Lo dichiara in una nota la segreteria regionale di Unarma Puglia in riferimento agli scontri tra tifosi che si sono verificati ieri a Fasano al termine della gara di calcio tra la formazione di casa ed il Brindisi. Intemperanze che erano già iniziate in campo e che avevano portato alla sospensione della gara dopo il lancio di oggetti e fumogeni in campo da parte dei sostenitori del Brindisi.
Il sindacato dei carabinieri chiede “daspo e pene certe per tutti coloro che si son resi partecipi di azioni violente ed
inaccettabili, tolleranza zero e verso porte chiuse per le tifoserie di quelle società sportive, dove evidentemente si usa
il calcio come pretesto per distruggere, aggredire e ferire”.
Stefania Losito