
Sfiderà Alcaraz che ha battuto l’altro azzurro Musetti per 6-3,7-6
Alla fine, sul campo, ha sfidato davvero un americano e lo ha battuto, seppur in rimonta e con non poche difficoltà. Dopo la gag con il papa nell’incontro in Vaticano (in cui scherzando aveva proposto una partita con il pontefice, appassionato giocatore di tennis, ndr), l’altoatesino Jannik Sinner combatte e supera (non senza sofferenze) lo statunitense Tommy Paul per 1-6, 6-0, 6-3. Dopo 47 anni dall’ultima volta di Panatta, un italiano torna in finale agli Internazionali di Roma. Partenza shock (subito 0-5), poi il numero 1 del mondo ha ripreso in mano il match vincendo 9 giochi di fila. Una partita molto diversa da quella con Ruud, in cui ha avuto gioco facile. In finale affronterà lo spagnolo Alcaraz, che ha avuto la meglio su Musetti, l’altro italiano protagonista al Foro, per 6-3 7-6. “Ora mi serve un tennis incredibile se voglio vincere. Sono arrivato qui che volevo fare due o tre partite e sono in finale, questo è incredibile”, ha commentato a caldo l’altoatesino.
“Domenica sarà una gara ancora differente, se voglio giocare alla pari devo alzare il livello. Dipende anche dalle condizioni, vediamo. A prescindere del risultato sono contento di quello che ho fatto”, ha detto Jannik Sinner dopo aver strappato il pass per la finale. “Si saprà domenica chi è più forte tra me e Carlos – ha aggiunto – mi fa bene giocare con Alcaraz prima di due grandi slam. Noi poi siamo due giocatori diversi, quando giochiamo contro il livello è alto perché ci spingiamo a fare cose che non facciamo. Ma questa gara da parte mia è diversa, sono in una situazione che non ho mai vissuto. Voglio solo vedere a che punto sono”.
Stefania Losito