Questi i provvedimenti, previsti nel nuovo decreto firmato dal presidente del Consiglio Conte, che entreranno in vigore dal 4 maggio.
Confermati all’interno delle regioni solo gli spostamenti per necessità e lavoro, così come è adesso, quindi resta l’autocertificazione per chi esce di casa.
Possibili le visite ai congiunti, muniti di mascherina, vietati eventi conviviali (pranzi, cene e feste).
Divieto di spostamento da Regione a Regione, sarà consentito solo per ragioni lavorative.
Consentito il rientro al proprio domicilio.
Chi presenta sintomatologia, febbre superiore a 37,5 o infezioni alle vie respiratorie, dovrà rimanere nella propria abitazione.
Ribadito il divieto assoluto di assembramento.
Consentito l’ accesso a giardini e parchi con misure per contingentare gli ingressi, i sindaci potranno decidere se chiudere alcuni spazi a rischio.
Consentite le passeggiate anche con minori.
Attività sportive: possibile svolgere attività motorie singole o accompagnate nel caso di minori o disabili, obbligo rispettare la distanza di due metri, consentiti gli allenamento di atleti professionisti e non professionisti nel rispetto della distanza e senza assembramenti.
Cerimonie funebri: aperture con un massimo di 15 persone, solo congiunti di primo e secondo grado, con distanziamento e mascherina.
Stop alle altre manifestazioni religiose: tra due settimane saranno disposte misure per consentirle.
Consentita maggiore attività nella ristorazione con asporto sempre nel rispetto delle distanze: il cibo non potrà essere consumato dinanzi all’esercizio commerciale.
Riapre tutta la manifattura e il settore costruzioni e tutto ciò che è funzionale alle costruzioni.
Aziende di trasporto: tutte le aziende devono adeguarsi ai protocolli di sicurezza.
Obbligo di mascherina, a chi ha più di 6 anni, in luoghi e mezzi pubblici e laddove non è possibile garantire la distanza di sicurezza.
E’ stato predisposto un meccanismo grazie al quale le Regioni informeranno il governo sull’andamento dell’epidemia e sullo stato delle strutture sanitarie per intervenire sulle situazioni critiche.
Il 18 maggio potrebbero essere riaperti il commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche, e consentiti allenamenti a squadre.
Il 1 giugno potrebbero riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.
“Ho sollecitato – ha detto Conte – una ordinanza al commissario Arcuri per calmierare i prezzi delle mascherine, perché sia un prezzo giusto ed equo, eliminare l’Iva , il prezzo sarà di 0,50 euro”.
“Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze”.