Gigi D’Alessio si è rimesso in gioco e dopo i vari duetti vissuti, da Liza Minnelli a Gue’ Pequeno, e’ andato a ripescare nel suo repertorio di quasi 30 anni di carriera. Ha scelto 15 suoi successi e li ha riarrangiati e affidati a giovani artisti napoletani perchè diventassero dei duetti.
Clementino, Coco, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, Lda, Lele Blade, Mv Killa, Rocco Hunt, Samurai Jay, Vale Lambo, più le partecipazioni di J-Ax e dei Boomdabash hanno portato a “Buongiorno”, disco che esce oggi, 4 settembre, che oltre alle 15 hit (tra cui Annare’, Mon AMour, Como suena el corazon, Chiove, Di notte) contiene anche l’inedito “Vint’anne fa”.
Gigi ha raccontato il porgetto così: “La musica e’ incontro. Una donna nuda che diventa romantica con l’abito da sposa, rock con il giubbetto di pelle. E trap con i tatuaggi! Piu’ che un album, si tratta di sedici singoli. E a parte qualche riferimento alla lira, sono ancora attuali ed e’ come se li avessi scritti ora. Le canzoni non sono state sfregiate, non hanno perso il loro cuore, ho messo solo una cornice piu’ moderna e tolto la patina del tempo che vi si era posata su. Io sono stato me stesso, non poteva che essere altrimenti, e il contrasto che ne deriva e’ forte ma piacevole”.
Il progetto di D’Alessio rappresenta una sorta di rivincita, sociale e culturale, per Napoli e per gli artisti napoletani “troppo spesso oggetto di pregiudizi e preconcetti. Come e’ capitato anche a me a inizio carriera: sono partito da Napoli e poi ho fatto il giro del mondo 15 volte. Questi ragazzi sono un po’ sottovalutati, sono guardati con spocchia, ma sono dei veri talenti. Quando si parla di neomelodici lo si fa in negativo, una sorta di ghettizzazione per alcuni artisti. Sono un neomelodico o sono un cantautore italiano nato a Napoli? Ecco, il successo della scena urban napoletana va nella stessa direzione: rapper e trapper che sono
padroni della lingua napoletana. E’ la sonorita’, abbinata al suono della lingua, a farci uscire dal ghetto”.
J Ax ha cantato su “Annarè”. Dice Gigi: “Volevo creare un corto circuito nel corto circuito. Basta barriere, smettiamola di dividere l’Italia in Nord, Centro e Sud. La musica e’ unica”.
Angela Tangorra