Musica delivery. I teatri sono chiusi, con il distanziamento e la zona rossa è impossibile anche suonare per strada o nei cortili. Cosa fare? Arpa e sassofono, violino e chitarra traslocano e dalle sale dei conservatori arrivano fino al pianerottolo di casa. La necessità ha acceso l’ingegno e la fantasia di Lucia Martinelli, pianista, diplomata al Conservatorio e fondatrice dell’associazione “Musica nell’aria”, che da 5 anni ha sposato la missione di portare la musica fuori dalle sale da concerto. Sono suoi i concerti all’alba con 300 persone e quelli nei parchi pubblici, nei centri culturali e di aggregazione. Lucia ha raccontato che adesso che le limitazioni si sono fatte più stringenti e le temperature a Milano vanno giu’ verso lo zero, ha pensato di organizzare dei concerti, confezionati su misura per i melomani portandoli direttamente davanti l’uscio delle abitazioni. Ha detto la musicista: “Quando hanno annunciato che la Lombardia entrava nuovamente in zona rossa il 17 gennaio non riuscivo a dormire. Dovevo inventarmi qualcosa per continuare a portare la musica fuori dalle mura dei teatri, da chi la vuole ascoltare. E ho pensato ‘di consegnarla’ all’interno dei palazzi. Al mattino ho chiamato i musicisti con i quali di solito collaboro per tastare le opinioni e loro sono stati d’accordo. Certo, prima di accettare un lavoro vado personalmente a fare il sopralluogo del pianerottolo. Non ci devono essere grandi finestroni aperti – ci tengo alla salute dei miei colleghi – e sono escluse le case di ringhiera”.
Angela Tangorra