Mario Draghi salirà domani, mercoledì’ 3 febbraio, al Quirinale per incontrare il presidente della repubblica Sergio Mattarella da cui è stato convocato. Mattarella, dopo aver incontrato il presidente della camera Fico, a cui aveva dato l’incarico esplorativo per verificare se c’era ancopra la maggioranza che appoggiava il Conte bis, aveva annunciato un governo di alto profilo per affrontare le tante sfide che attendono l’Italia. Spetta, dunque, al professor Draghi provare ad affrontarle.
Mario Draghi era atteso ed auspicato da tanti, è lui l’italiano che ha salvato l’Europa e dovra’ ora essere in grado, con il suo prestigio, di ottenere una solida maggioranza parlamentare. Il suo nome ha attraversato
fin dall’inizio il confronto e il dibattito che si e’ aperto con le dimissioni del premier Conte, tanto da essere considerato da subito l’unico in grado di sciogliere la matassa del confronto .
Alla guida della Bce, Draghi ha dimostrato di riuscire a salvaguardare con rigore i principi dell’Europa ma nel contempo di riuscire a fare da scudo alle difficolta’ e contraddizione dell’Unione anche nei confronti dei mercati. Mario Draghi ha una laurea alla Sapienza e master al Mit di Boston, è stato direttore generale del Tesoro – con il ministro Carlo Azeglio Ciampi – dove ha gestito la stagione delle privatizzazioni. Una breve parentesi a Goldman Sachs e poi ha ricoperto il ruolo di governatore della Banca d’Italia, una carica che l’ha catapultato negli snodi internazionali del Financial Stability Board e nella Bce come membro del consiglio.
Per tutti Mario Draghi e’ l’uomo che ha salvato l’Europa, quando nel 2011 ha visto concretizzarsi sulla sua candidatura anche il consenso dei Paesi piu’ attenti ai conti pubblici, Germania compresa. Il suo debutto e’ stato fulminante con il ‘whetever it takes’, tre parole in inglese (“tutto cio’ che serve”), in grado di fermare i mercati e di fare da scudo al Paesi in tensione per l’andamento dei tassi sui titoli di Stato.
“Il futuro? Chiedete a mia moglie”, ha detto lasciando la Bce alla guida di Christine Lagarde. Ma gia’ da prima la politica lo candidava nei ruoli piu’ importanti.
Angela Tangorra