Mancini: dobbiamo onorare con una grande prestazione questo stadio fantastico
Allenamento pre-partita per la nazionale italiana, questa mattina, a nord di Londra, sul campo del Barnet FC, squadra di quinta serie inglese, in vista della gara contro l’Austria di stasera a Wembley per gli ottavi di finale.
Nel tempio del calcio saranno presenti 22.500 spettatori, un quarto della capienza. Circa 1.200 saranno tifosi azzurri, italiani che vivono in Inghilterra. “La maggior parte dei calciatori non ha la fortuna di giocare su quest’erba – ha detto il ct della nazionale, Roberto Mancini – e chi lo fa deve onorare uno stadio fantastico con una grande prestazione. L’Italia lo farà”.
Mancini ha un solo dubbio di formazione: al centrocampo inserire Verratti, che ha dimostrato contro il Galles di aver assorbito l’infortunio oppure Locatelli, autore di una doppietta contro la Svizzera? Alla fine sembra che il ct azzurro si affiderà al talento del Psg. A completare i tre sulla mediana ci saranno Jorginho e Barella. In difesa Chiellini non ha recuperato, quindi la coppia centrale sarà formata da Bonucci e Acerbi. Di Lorenzo sulla destra. In attacco il trio dell’esordio: Berardi, Immobile, Insigne.
L’Italia, al momento clou della competizione, al dentro o fuori, arriva dopo 30 gare d’imbattibilità, un record che resisteva dai tempi di Pozzo, negli anni ’30. In più, la squadra di Mancini, è nel bel mezzo di una serie di 11 vittorie consecutive, tutte senza subire gol.
Gli azzurri sono naturalmente grandi favoriti in questa partita, però Mancini ha fatto intendere che gli austriaci non verranno sottovalutati. “Dovremo giocare come sappiamo anche contro l’Austria – ha detto – senza rinunciare alle nostre prerogative che finora ci hanno dato grandi soddisfazioni”.
“L’Austria è un’ottima squadra – ha spiegato Mancini – con qualità e giocatori validi sia fisicamente che tecnicamente. È la tipica squadra che ti fa giocare male perché pressano bene”.
Un giudizio condiviso dal capitano azzurro, Leonardo Bonucci: “È sicuramente la squadra più forte che abbiamo incontrato in questo Europeo nel suo complesso, con individualità importanti, un modo di giocare tedesco, bravi nel recupero palla”.
Anche i precedenti storici parlano azzurro: se è vero che l’Austria ha battuto l’Italia ben 12 volte (a fronte di 16 successi italiani), l’ultimo squillo austriaco risale addirittura ad oltre 60 anni fa, peraltro in amichevole. Da allora, 10 vittorie per gli azzurri e tre pareggi.
Gianvito Magistà
Foto: sito ufficiale FIGC (www.figc.it)