In Italia continuano a diminuire i contagi settimanali, ma aumentano i casi di variante delta/kappa. È quanto emerge dal consueto monitoraggio settimanale della pandemia realizzato dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Scende ancora l’Rt: dallo 0.69 della scorsa settimana è passato allo 0,63, l’incidenza invece è scesa da 11 casi settimanali per centomila abitanti a 9 casi per centomila. Tutte le Regioni e le province autonome sono a rischio basso e nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 3% (la soglia critica è il 30%) con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (del 22 giugno) a 240 (del 29 giugno).
A confermare il trend il bollettino di oggi in Italia: sono 794 i positivi su 199.238 tamponi analizzati e 28 le vittime registrate nelle ultime 24 ore.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi per la prima volta dall’autunno scorso non firmerà ordinanze. “L’Italia è tutta bianca – ha affermato – non sono intercorse modifiche dello status quo, quindi non avrò necessita di firmarne altre “. Il ministro ha commentato gli ultimi dati, definendoli incoraggianti ma chiede ancora cautela.
L’attenzione, infatti, è posta tutta sulle varianti: la variante Delta in Italia è già al 22,7%, ed è stata identificata in 16 Regioni, come dimostrato da un’indagine dell’ Iss e Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. “Una crescita attesa, da monitorare con attenzione”, commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Mentre la variante Alfa (inglese), se pur ancora predominante, vede diminuita la sua stima di prevalenza a livello nazionale e la variante Gamma (brasiliana) ha presentato un leggero aumento rispetto alla precedente indagine.
Michela Lopez