Erano da poco passate le dieci di sera, ieri, quando da un’auto in corsa sarebbero partiti dei colpi d’arma da fuoco che hanno ucciso Ivan Lopez, 31 anni, sorvegliato speciale con precedenti per rapina risalenti al 2015, e ritenuto vicino al clan Strisciuglio, che viaggiava a bordo di un monopattino sul lungomare nord di Bari, nel quartiere San Girolamo. Un agguato avvenuto tra la gente che passeggiava e che avrebbe udito esplodere quattro colpi. Sono invece 14 le ferite refertate alle gambe, all’addome, al torace e una alla testa della vittima. Sembrano corrispondere tutte a colpi di proiettili, ma potrebbe trattarsi i fori di entrata e uscita o di ferite di striscio. Ad accertarlo sarà l’autopsia, che lil pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Bruna Manganelli, affiderà domani al medico legale del Policlinico, Antonio de Donno. Per tutta la notte gli investigatori hanno ascoltato possibili testimoni, parenti e amici e hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza della zona. I carabinieri della scientifica, con i militari del nucleo investigativo e della compagnia Bari San Paolo, hanno repertato tre ogive. Si tratterebbe di colpi esplosi da una pistola calibro 9. E’ stata riscontrata anche una scheggiatura sulla parete di una palazzina, davanti al cui ingresso è avvenuto l’agguato. Lopez era ancora vivo quando sono arrivati i soccorsi, è deceduto nella notte al Policlinico.
L’ipotesi più accreditata è che l’episodio sia maturato in ambito criminale, anche se non si escludono altre piste. Lopez aveva una compagna e un figlio.
Vincenzo Murgolo